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domenica 3 gennaio 2016

Il 2016 è incominciato

Il 2016 è incominciato e ci siamo fatti gli auguri, tutti quanti. Ogni anno lo facciamo, ogni anno abbiamo aspettative e buoni propositi.
Sui buoni propositi, niente da dire.
Sulle aspettative, qualcosina la direi. Ho sperimentato più volte, nella mia vita, che le aspettative sono la trappola dell'infelicità.
Nutrire aspettative significa alimentare l'insoddisfazione.
E allora? Dovremmo rinunciare ai sogni? Niente affatto.
I sogni alimentano la fantasia, la gioia, la voglia di vivere. L'importante è lasciarli come sono: liberi e puri. Non inquiniamoli con le aspettative. Se è in nostro potere fare qualcosa per aiutarli a realizzarsi facciamolo: trasformiamoli, cioè, in obiettivi.
Altrimenti, facciamone oggetto di preghiere. A proposito, anche le preghiere non dovrebbero contenere aspettative, non sono come le tessere del bancomat. Piuttosto sono espressioni di fiducia, di ringraziamento, di accettazione, di speranza, di accoglienza, di tutto ciò che sentiamo nel profondo. Mi sono riletta di recente uno scritto di Carlo Maria Martini sulle preghiere dei non credenti e devo dire che è stato di grande ispirazione.   Perciò, auguro a tutti un anno libero dalle aspettative e pieno di serenità.

A breve qualche post sullo Yoga Nidra e qualche traccia registrata :-)